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Métro Parigi: il recupero delle stazioni fantasma

11.05.2016

Stazioni fantasma del métro trasformate in piscine, teatri, ristoranti o gallerie d’arte. Parigi, sempre a caccia di qualche metro quadro in più, riscopre il suo sottosuolo e sogna di valorizzarlo.

Le stazioni fantasma sono un’eredità della lunga storia del métro di Parigi, aperto nel 1900 con la prima linea, in occasione dell’Esposizione universale, e sviluppatosi rapidamente fino a raggiungere in soli tre decenni quasi la dimensione attuale, la più estesa d’Europa. Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, la società di gestione Ratp fu costretta a ridurre le corse e a chiudere alcune stazioni, che in diversi casi non furono più riaperte, come Croix Rouge sulla linea 10, considerata troppo poco frequentata. Altre stazioni sono state costruite, ma non sono mai arrivate all’apertura, come nel caso di Haxo, che doveva servire una navetta fra due linee realizzata negli anni Trenta, senza mai diventare popolare.

Manal Rachdim giovane architetto parigino, è stata conquistata da questo progetto innovativo. Con Nicolas Laisné hanno immaginato diversi scenari per risvegliare queste stazioni, trasformandole in una piscina, un ristorante, un auditorium... insomma per farli diventare dei luoghi davvero speciali.